sabato 29 giugno 2013

LETTERA A SATURNO

Caro Saturno,

E' arrivato il momento di parlare io e te. Vorrei capire se c'è modo di trovare un compromesso io e te. Se possiamo metterci d'accordo io e te.
Lo so, da tutti sei reputato come il pianeta più severo, quello che non ti da niente gratis, quello nefasto, quello che tutti i nodi vengano al pettine, quello del sacrificio, quello karmico. Quello che.. Senza offesa, non voglio mancarti di rispetto e attirarmi la tua ira. Ma mi hai un pò rotto il cazzo, sai?
Ora nessuno credo abbia mai cercato di contattarti, ma io ti chiedo: "non si può fare uno sconto sulla pena ?". Cioè, fammi capire, arrivi tu ti fai il tuo giro dell'oroscopo di circa 29 anni torni al punto di partenza e pretendi che io paghi il conto di tutto quello che la vita mi ha dato gratis e di tutti i miei sbagli? Pretendi che in due anni si compia il tuo volere e io maturi? Pretendi che io mi faccia carico di me stessa e con sacrificio sopravviva a una crisi profonda personale indotta da te?
Mi costringi a riflettere su di me, mi metti di fronte a ogni bivio il mio passato e tutto questo perchè tu hai deciso che è necessario per la crescita spirituale di ogni individuo.
Ora io posso anche pensare che tu sai quello che stai facendo, ma tiratela anche di meno. Mai un sorriso, mai una parola di conforto, mai un tieni. Sempre devi, sempre sforzati, sempre pessimista.
Caro saturno, io non sono nessuno, sono solo una micro particella di questo universo, ma se credi veramente che io piegherò la testa e abbasserò lo sguardo. Ti sbagli veramente. Puoi continuare a puntare il dito su di me e sugli altri disgraziati delle decadi 85-86. Ma non mi avrai mai per vinta. Tu fai pure il tuo gioco che io faccio il mio.
Ci risentiamo fra un anno. E tireremo le somme...